La vita in condominio si sa è segnata da diversi compromessi, da una parte infatti ognuno sente la necessità di svolge in casa propria le azioni che desidera dall’altra parte questo desiderio si scontra con le esigenze della comunità e dei vicini di casa dai quali ci dividono mura nella maggior parte dei casi non abbastanza isolate e che permettono così di sentire rumori che possono infastidirci.
Come gestire tutto questo? Quali sono gli orari da rispettare quando si vive in condominio? 
Ovviamente ogni condominio in fase di assemblea deciderà le proprie regole ma ci sono parametri più o meno simili in tutte le strutture, vediamo insieme quali sono.

Le fasce orarie in condominio

Al fine di garantire a tutti la possibilità di svolgere le attività che desidera nella propria abitazione e di riposare ogni condominio decide le fasce di orario in cui bisogna prestare maggiore attenzione a non disturbare i propri vicini con rumori che possono essere ritenuti molesti. In linea generale solitamente bisogna rispettare “il silenzio condominiale” dalle 21 di sera fino alle 8 del mattino e tra le 13 e le 16 di pomeriggio. Questi orari possono subire delle modifiche in base ai giorni della settimana e in base alla stagione, durante l’estate sarà sicuramente concesso di svolgere attività rumorose almeno fino alle 22 e così anche il fine settimana verrà richiesta maggiore tollerabilità.

Il fatto principale è che nei condomini spesso si trovano a convivere persone di età molto diverse e che hanno di conseguenza esigenze e abitudini differenti.

Come stabilire se un vicino è TROPPO rumoroso e come è possibile tutelarsi?
Se avvertiamo una sensazione di forte fastidio causata dai rumori emessi dall’abitazione accanto possiamo agire in diversi modi:

  • Parlare con la persona interessata invitandola ad adeguarsi agli orari decisi in fase di assemblea
  • Parlarne in assemblea condominiale per trovare un punto di accordo
  • Scrivere una lettera all’amministratore di condominio per chiedere il suo intervento
  • Agire per vie legali

Purtroppo alle volte la tensione causata dai molteplici litigi e discussioni per i vari rumori è così elevata che si decide di richiedere l’intervento delle forse dell’ordine.

QUANDO E’ POSSIBILE PERO’ RICHIEDERE L’INTERVENTO DELLA POLIZIA O DEI CARABINIERI?
Ovviamente non è possibile richiedere l’intervento delle forze dell’ordine ogni qualvolta reputiamo che il nostro vicino ci stia infastidendo o disturbando, la sentenza n. 25424 20/06/2016 della Corte di Cassazione ha infatti sancito che il reato di disturbo al riposo (art. 659 c.p.) si configura solo in presenza di entrambi questi requisiti:

  • Il rumore supera la normale tollerabilità (con riferimento ai limiti differenziali di tollerabilità stabiliti dalla normativa in merito);
  • Il rumore reca disturbo a un numero imprecisato di condomini e non solo a un condomino o una cerchia ristretta di condomini.

Cani in condominio 

Uno dei  rumori che più di tutti causano discussioni tra i condomini è sicuramente l’abbaiare dei cani. 
I proprietari dei cani devono sicuramente impegnarsi a mantenere alta la qualità della vita del proprio animale domestico in modo da metterlo in una situazione di tranquillità e serenità ma molte volte ciò non basta a fermare l’abbaio del cane sopratutto se si vive in condomini con un alto passaggio di persone. 

COSA DICE LA LEGGE A RIGUARDO? 
In primo luogo è necessario sottolineare che il condominio non può impedire a nessun condomino di detenere animali domestici, l’unico caso in cui è possibile vietare la detenzione di animali domestici è quando il condomino risiede in un appartamento in affitto. Il proprietario dell’appartamento infatti è l’unico che può inserire nel contratto di affitto questo divieto. 

Per quanto riguarda invece l’abbaiare del cane la questione è controversa infatti da una parte è stato riconosciuto il diritto del cane all’abbaiare dall’altre parte questo diritto deve coincidere con il diritto dei vicini di casa al riposo.

Essendo l’abbaiare un espressione del cane qualche abbaio occasionale NON può essere ritenuto fonte di discussione e di disturbo eccessivo.

In caso riteniate che l’abbaiare del cane del vostro vicino vi arrechi un danno dovrete innanzitutto documentare tale disturbo tramite una perizia ovvero la situazione deve essere MONITORATA dal personale adatto a questo scopo come per esempio i vigili, l’ASL o tecnici privati chiamati e pagati dal condominio.
Attenzione però all’abbaio notturno: chi non riesce a dormire a causa dell’abbaiare ininterrotto dei cani, ha diritto ad un risarcimento anche se il disturbo riguarda una persona singola. Il disturbo notturno è un caso in cui la Cassazione diventa più severa coi proprietari di cani.

L’arma migliore come sempre è l’intelligenza e il dialogo tra vicini che se usato in modo adeguato può prevenire molte situazioni spiacevoli. 

Studio Nato Erminio